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Exploriamo gli USA: New Jersey, stato nevralgico per l' interscambio Italia-USA
Il New Jersey, con poco meno di 9 milioni di abitanti su una superfice di 22.608 km2 è lo Stato più densamente popolato degli Stati Uniti (388,88 abitanti per km quadrato). Posto sulla costa dell’oceano Atlantico e con un territorio di poco inferiore a quello della Toscana, il New Jersey è anche detto The Garden State (lo “Stato giardino) per la diffusa presenza di aree verdi sul suo territorio.
Esso confina a Nord con lo stato di New York e a Sud con Pennsylvania e Delaware. Il fiume Hudson separa il New Jersey nord-orientale da New York City. Il capoluogo è Trenton (82.804 abitanti), ma la città più popolosa e importante è Newark (502.000 abitanti), dove si trova il Newark International Airport, uno degli aeroporti più trafficati degli Stati Uniti a soli 24km da Manhattan.
Non meno importante è il porto di Newark/Elizabeth, uno dei più attivi negli Stati Uniti e senza dubbio il più importante nell’area Nord-Est, anche perché è stato il primo porto al mondo attrezzato per lo sbarco di container. Attualmente le attività ad esso connesse occupano 230mila persone per un giro d’affari di oltre 100 miliardi di dollari annui.
A livello socio-culturale il New Jersey è uno degli stati più eterogenei per razza e religione, ma è anche lo stato con la maggior presenza di italoamericani (17,9% secondo un censimento del 2000).
Economia
Il New Jersey ha un prodotto interno lordo di 579 miliardi di dollari USA che lo colloca all’8° posto tra gli Stati americani. Il Pil pro capite invece è di 46.328 dollari annui, al 5° posto a livello federale, con una disoccupazione (4,2%) che si mantiene in linea con la media nazionale.
La ricchezza del New Jersey è dovuta principalmente alla sua posizione, che lo rende un crocevia ideale per l’industria, il commercio ed i trasporti. L’economia si basa prevalentemente sull’industria pesante, sulla chimica e sulla raffinazione di prodotti petroliferi. Altri settori di primo piano sono l’industria alimentare, le forniture elettriche e l’informatica. Ingenti anche gli investimenti in ricerca e sviluppo (circa il 5% del totale nazionale), che fanno del New Jersey uno degli Stati più innovativi (basti pensare che qui sono nati la televisione a colori, la radio FM, il display a cristalli liquidi e la batteria al litio).
Ma il settore più importante è sicuramente quello della farmaceutica, grazie alla presenza di azienda di dimensioni planetarie come:
- Johnson & Johnson con sede a New Brunswick;
- Merck, con sede a Readington Township;
- Schering-Plough, con sede a Kenilworth;
- Wyeth, con sede a Madison.
Anche molte aziende leader della finanza come Dow Jones Information Services Group, Merril Lynch e HP Financial Services si sono stabilite per le attività di back-office nello stato del New Jersey, grazie alla prossimità con Wall Street e i costi di gran lunga più contenuti rispetto alla contigua New York City.
Commercio Estero
In termini di traffico di merci da e verso l’Italia, il distretto doganale di NY/NJ rimane il primo in assoluto con un valore totale che oscilla fra i 15 ed i 20 miliardi di dollari di merce importata, pari ad oltre il 30% dell’interscambio tra USA e Italia. La composizione merceologica dell’export italiano vede spiccare alcune categorie fra cui macchinari, seguiti da abbigliamento, calzature, pietre e metalli preziosi e bevande.
Va precisato che questi dati si riferiscono al valore totale della merce che viene sdoganata nel New Jersey, che poi può essere trasportata e venduta in altri stati limitrofi. Inoltre sono 5 le zone franche istituite dall’US Department of Commerce nel New Jersey, che fanno dello stato un punto nevralgico per i traffici di beni commerciali.
Perché investire in New Jersey
I programmi di investimento in New Jersey sono vari: oltre alla Economic Development Authority (EDA) ci sono altre entità locali importanti col quale interfacciarsi come la New Jersey Redevelopment Authority (che finanzia progetti di rivitalizzazione delle aree urbane), il South Jersey Economic Development District (che promuove lo sviluppo economico della parte meridionale dello stato) e la Cumberland Development Corporation (che promuove gli investimenti nell’ omonima contea). In generale i programmi si dividono in 3 categorie:
1. Cash grants: ovvero contributi a fondo perduto e altre agevolazioni di natura fiscale, solitamente riservati per progetti di rilevante impatto economico e sociale;
2. Tax credits: ovvero crediti d’imposta, che mirano a ridurre l’ammontare della tassazione per un determinato periodo di tempo. Solitamente sono concessi per investire all’interno di zone a basso redito e per progetti con finalità sociale;
3. Below market financing: ovvero finanziamenti a basso costo per attrarre nuovi capitali.
A livello fiscale, come gli altri Stati, il New Jersey ha un’imposizione fiscale societaria calcolata sul reddito imponibile prodotto, sulle vendite e sul valore della proprietà. Va comunque detto che secondo un rapporto elaborato da Tax Foundation il New Jersey è lo Stato col carico fiscale più elevato del Paese, per una media pro capite dell’11,8% del reddito personale, rispetto alla media nazionale che si aggira attorno al 9,7%.
In conclusione, nonostante i costi generalmente più alti rispetti alla media nazionale, il New Jersey è un punto strategico di accesso importante per gli Stati Uniti ed è sicuramente uno degli Stati da tenere in considerazione se si decide di investire oltreoceano, anche per l’incredibile rete infrastrutturale di cui dispone e che gli permette di gestire con efficienza i rapporti commerciali con tutta la costa orientale degli States.
Fonte: a cura di Exportiamo, di Anthony Pascarella, redazione@exportiamo.it
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