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SBLOCCATO FONDO INCENTIVI
Dopo una serie di ritardi e veti che dal 2009 ostacolavano la riforma, finalmente il decreto interministeriale preparato dallo Sviluppo Economico, è stato sottoscritto anche dal ministro dell’Economia e sarà pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale.
Con una dotazione di circa 630 milioni di euro, il fondo supporterà i progetti a “rilevanza strategica” privilegiando i finanziamenti agevolati su quelli a fondo perduto. Secondo la relazione tecnica, nell’ipotesi di finanziamenti agevolati per il 50% dei costi dei progetti o dei programmi incentivabili, potrebbero essere agevolati investimenti per circa 1.260 milioni di euro, con un periodo di ritorno ipotizzato in 13 anni.
A costituire la dotazione del fondo, le risorse recuperabili con l’abrogazione di 43 norme e disposizione nazionali prevista dal decreto sviluppo. Tuttavia, un ulteriore miliardo potrebbe essere aggiunto alla suddetta somma, avvalendosi delle risorse provenienti dal Fondo Rotativo (Fri) della Cassa Depositi e Prestiti. L’ammontare dei singoli interventi, le modalità di presentazione delle domande e tutti i dettagli saranno specificati di volta in volta nei bandi o nei direttivi del ministero.
Il fondo interesserà tre principali aree di riferimento: competitività del sistema produttivo; rilancio delle aree che versano in situazioni di crisi complessa; internazionalizzazione e attrazione di investimenti dall’estero. Si specifica, inoltre, che saranno sostenuti quei “programmi o progetti che le imprese beneficiarie non avrebbero svolto in assenza del fondo o che avrebbero effettuato in misura inferiore e con tempi di realizzazione più lunghi”. Relativamente al primo punto, in cui l’asse “ricerca e sviluppo” rientra pienamente, potranno beneficiare del fondo quei progetti che si basano sulle tecnologie abilitanti previste dal programma Ue “Horizon 2020″ e iniziative sviluppate mediante contratto di rete; priorità sarà data ai casi di collaborazione imprese-centri di ricerca. Per il “rafforzamento della struttura produttiva”, invece, verrà data priorità a progetti che coinvolgono le regioni Convergenza del Mezzogiorno e le PMI che prevedono la creazione di nuova occupazione e tecnologie che minimizzano l’impatto ambientale. Per ciò che riguarda il terzo punto, cioè l’internazionalizzazione, saranno premiate piattaforme di e-commerce e la partecipazione a gare internazionali; priorità sarà data ai contratti di rete. Potranno essere finanziati anche “Progetti speciali per lo sviluppo e la competitività” per aree tecnologiche-produttive considerate strategiche per il Paese, in cui ai finanziamenti si potranno abbinare interventi di semplificazione e infrastrutturali.
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